
Una data, 22 aprile 2021, dodicesimo anniversario del trapianto e seconda somministrazione di vaccino anti covid. Due eventi in un solo giorno, una manciata di ore che racchiude un passato, un presente e una nuova possibilità di futuro. Eccomi di nuovo qui, seduta alla fontana del Niguarda, l’Ospedale-Casa dove avvenne il trapiantato, dove mi aggiustano continuamente e dove, quest’anno, sono stata chiamata per il vaccino insieme con altri pazienti estremamente vulnerabili.
Dopo la prima dose di marzo, alla consegna dell’impegnativa con la data del richiamo, mi si è arrestato il tempo. Sono rimasta lì, ferma sul posto, in piedi tra la piccola folla distanziata, concentrata su quel foglio e su quella data. Tutto in questo giorno che fu ponte tra due vite, dodici anni fa, e che diviene oggi passaggio alla terza vita, quella dove ci tocca imparare a navigare dentro il covid19.
22 aprile, dunque, doppio ponte per una ulteriore possibilità.
La terza vita, questa volta non più dentro una vicenda personale ma come destino e orizzonte nuovo per l’intera umanità. Di fronte a questa enormità la mia storia, che ho avvertito così peculiare e travolgente in passato, scolorisce nel commisurarsi al tutto del mondo. E mi viene forte la spinta di tacere e di solo contemplare e aspettare, e stare qui.
Ecco un aggiornamento.
Il numero 22 torna e ritorna. Terzo richiamo vaccinale, 22 settembre.
Timidamente riprendo il coro in piccoli gruppi, un corso di scrittura, incontri umani con persone vere. Elimino dalla mia vita chi urla, chi demonizza. Evito coloro che si esprimono a voce urlata. Medito in silenzio al mattino quando tutto ancora tace. Muovo il corpo, per quel che riesco, per quanto mi è concesso. Mi spingo ancora un po’ dentro la vita.
Sono cauta eppure risoluta.
Cara Laura oltre a essere ricca di tuo scrivi da dio.
Un abbraccio silvia
Grazie cara Silvia
Grazie Laura per ogni tuo passo che ci ricordano i nostri infiniti nel finito.
Ciao Ludovica, grazie del commento
Sei veramente brava a trasmettere quello che senti.
Un abbraccio
Linda
Un caro saluto Linda
Vivere è per tutti un avventura, più arricchisce più è una vita di successo, per usare un termine ambiguo; quando arricchisce anche gli altri direi che esprime il significato stesso dell’esistere: la comprensione di essere un tutt’uno. Un abbraccio
Grazie Andrea per le tue parole
Bravissima Laura
Grazie Fabio